Io sono una persona “recidiva”, nel senso che tendo a tornare nei luoghi in cui sono stata. Ho una wish list, ma non ho una lista di posti in cui sono stata e non tornerò. Soprattutto se parliamo di una grande città, sono dell’idea che ci sia sempre qualcosa di nuovo da scoprire.
Lo scorso weekend, ad esempio, sono tornata per la terza volta ad Amsterdam. Avendo già visitato i musei principali, la parola “scoperta” è diventata la chiave di questo viaggio. Diciamo anche che il motivo principale del viaggio è stato il concerto di Vance Joy, che se non conoscete dovete assolutamente ascoltare, ma ho approfittato di questa occasione per scoprire una parte di Amsterdam ancora inesplorata.
Per fortuna il clima è stato clemente. Amsterdam ci ha infatti accolto con un tiepido sole.
COLLEGAMENTO CON L’AEROPORTO
Per raggiungere la città dall’aeroporto di Schipol abbiamo preso il treno, la soluzione sicuramente più comoda, € 5,30 ben spesi. CONSIGLIO: è possibile fare il biglietto di andata e ritorno ESCLUSIVAMENTE per i viaggi in giornata. Se invece avete un aereo la mattina presto e volete acquistare in anticipo il biglietto dovrete selezionare il giorno della rientro e acquistarlo separatamente.
Raggiungere la stazione dell’aeroporto non è complicato, attenzione però di non prendere gli ascensori per il binario sbagliato. I treni per la stazione, solitamente partono dal binario 1 e 2. Il biglietto va obliterato attraverso la sua striscia argentata.
ACCOMODATION
Una volta arrivati alla stazione ci siamo subito diretti in hotel. Tramite Booking avevamo prenotato 2 notti in camera doppia presso il Motel One Amsterdam-Waterlooplein, pagando 230 € circa. Rapporto qualità prezzo buono. L’hotel infatti è molto bello. La camera non particolarmente spaziosa, ma silenziosa e dotata di ogni comfort. Il persone super efficiente e gentile. La posizione comoda, 15 minuti a piedi da tutto! Insomma, ci tornerei!
DIRE, BERE, MANGIARE
Appena sistemati in hotel siamo usciti per incontrare Giuditta, un’amica che vive ad Amsterdam da circa 3 anni. Con Giudi ci siamo incontrate al Cafe de Jaren, un posto davvero molto carino, dove abbiamo preso comodamente un caffè chiacchierando di Amsterdam, di viaggi, di bambini, e chi più ne ha più ne metta. Dopo aver salutato Giuditta ci siamo invece diretti verso il centro, per concederci qualche ora di shopping prima del concerto.
La location del concerto era il Paradiso, un’ex chiesa adibita a sala concerti. Diciamo che anche se non ve lo avessi detto, ve ne saresti accorti da soli: dietro il palco della sala principale, infatti, le luci accendono dei mosaici di vetro tipici delle cattedrali gotiche più famose. Sul concerto cosa posso dire…lui bello e bravo, l’atmosfera molto carina, la location idem. Insomma non lo ricorderò come il concerto più megagalattico della mia vita, ma posso dire che mi è piaciuto molto.
Finito il concerto abbiamo fatto un giro del quartiere a luci rosse e del centro, cercando un posto dove mangiare un waffle. Lo abbiamo trovato in una viuzza vicino al quartiere a luci rosse, di cui non ricordo il nome, ma comunque lo avrei segnalato come uno di quei posti da non sostarci nemmeno davanti!! Esperienza pessima, ed è difficile, visto che ad Amsterdam ho mangiato sempre dei waffle super buoni.
Molto buono, e che mi sento di consigliare, è invece Thrill Grill; se amate gli hamburger dovete assolutamente andarci. Primo perché l’hamburger è molto buono, secondo perché il posto è molto carino. Essendo una catena ce ne sono vari, noi ad esempio siamo andati a al Thrill Grill De Pijp District.
GIROVAGARE
Ma cosa abbiamo visto di interessante in questi 2 giorni ad Amsterdam? Principalmente 2 cose.
1 Il Moco Museum dove era incorso una mostra sul mio amato Banksy. La mostra è ben ideata ed interessante, anche se preferisco vedere le opere di Banksy per strada piuttosto che in un museo, e soprattutto mi fa scoprire Icy and Sot, 2 fratelli iraniani che parlano di guerra e libertà, attraverso opere ed installazioni. Mi piacciono così tanto che alla fine mi fermo nello shop del museo per compare alcune stampe dei loro lavori. Insomma, avendo visto già i principali musei, potete dedicare qualche ora al Moco Museum, per noi è stato molto interessante.
2. Lo street art tour ad Amsterdam South. Tramite Amsterdam Alternative Tours, infatti, abbiamo prenotato uno street art tour che ci ha portati a scoprire un’area della città sconosciuta perfino ai local. Basti pensare che la coppia di ragazzi che ha fatto il tour con noi era proprio di Amsterdam e non conosceva quella parte della città. Si tratta di un quartiere ancora in fase di recupero. Marvin, la nostra guida, ci ha spiegato che le zone che abbiamo attraversato, anni fa erano tutt’altro che tranquille, anzi erano spesso teatro di rapine e sparatorie. Adesso comunque è una zona residenziale tranquilla. Molte delle vecchie case popolari sono state rimodernate e concesse a designer e artisti, e tramite la piattaforma R.U.A. – REFLEXO ON URBAN ART, è diventato un museo a cielo aperto. Diversi artisti, infatti, si sono dati appuntamento in questa zona di Amsterdam, creando delle opere davvero molto belle.
Anche a sto giro, quindi, Amsterdam non ha deluso, anzi ci ha fatto scoprire nuove forme e nuove protagonisti dell’arte che più amiamo. Senza contare che, quando smetterò di meravigliarmi e di sentirmi fortunata per il semplice fatto di poter passeggiare tra i canali illuminati dal tramonto, il mio mondo finirà! Tornateci ad Amsterdam, soprattutto se ci siete già stati, e scopritela di nuovo.